giovedì 12 novembre 2009

La Catacomba delle Trabacche

Forse non tutti sanno che disseminati e in gran parte nascosti fra gli altopiani iblei, parte sudest della Sicilia, vi sono numerosi cimiteri ipogeici e necropoli sub-divo (a cielo aperto), antiche e sorprendenti testimonianze dell’esistenza di una vasta rete di insediamenti rurali di età tardo-romana (IV-V secolo d.C.).


Una di queste testimonianze è la catacomba delle Trabacche, che si trova a circa 10 km dal centro di Ragusa, su un costone naturale nella valle del Buttino, in contrada Cento Pozzi, ripulita e riaperta al pubblico nel 2007 ed ora visitabile su richiesta e con guida (chi scrive, Chiara di Zuleima, è una guida della catacomba). Dei suddetti insediamenti, che dobbiamo immaginare sparsi nella campagna ragusana ancora al momento della conquista araba (VIII secolo d.C.), si sono conservate solo le necropoli:ipogei, catacombe e fosse sub-divo. La catacomba delle Trabacche era già conosciuta nel XVIII secolo, famoso è un disegno del viaggiatore francese Jean Houel, che ne ritrae l’interno nella sua opera Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari (Paris 1787, Tavola CCVIII).
Appena si entra non si possono non notare le due sepolture monumentali ricavate nella roccia al centro delle due camere sepolcrali che costituiscono la catacomba. In un antico dialetto locale trabacche significa “baldacchino”, “tenda” e infatti le due sepolture monumentali hanno una copertura a baldacchino realizzata con pilastrini raccordati da archetti ritagliati nella roccia!
Vi consigliamo di venire a vederla: ne vale la pena!!



2 commenti:

  1. Gentile Chiara mi complimento per l'iniziativa di far conoscere il sito , da qualche tempo sto documentandomi (sono blogger anch'io) ma come di consueto si ottiene che:
    il sito non viene citato nella pagina Turismo del comune di Ragusa; non si ottengono informazioni ufficiali su modalità di visita, orari e quanto utile per apprezzare tali aree.
    Naturalmente vari e casuali sono i contributi tra video, note a commento del Commisario Montalbano e pagine poco tecniche su internet dove inserendo Malta si trova tuttavia la documentazione dello scambio culturale tra Ragusa e Malta ma i cui documenti non sono scaricabili, pur finanziati dalla CE al fine di restaurare le rispettive catacombe.
    Lei come guida che ne pensa di tutto questo ?
    rolando.profita@gmail.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile Rolando, mi scusi se le rispondo soltanto ora, meglio tardi che mai, come si suol dire;))
      Innanzitutto grazie per il suo commento, che è molto importante ricevere!
      Purtroppo la situazione della catacomba ultimamente non è migliorata, anzi, l'ultima volta che ci sono stata, l'ho trovata di nuovo chiusa con un lucchetto che blocca un cancello di legno!Una scena molto triste.
      La catacomba è ancora di proprietà privata, quindi per poterla visitare bisogna chiedere gentilmente al proprietario di aprirla...un turista che si aggira per le campagne ragusane non può entrarci. Io conosco il proprietario e quindi concordando la visita posso farla visitare, sempre che il proprietario non cambi idea. Questa è la situazione, purtroppo. Non ci sono quindi giorni né orari di visita. Da archeologa e accompagnatrice turistica sono amareggiata, cerco di fare del mio meglio nel mio piccolo per far conoscere e per far amare questa terra, perché lo merita nonostante la volgarità e l'ignoranza che spesso non facilita le cose!
      Spero lei venga a trovarci, dove vive??
      Cordialmente, Chiara

      Elimina