martedì 15 dicembre 2009

Natale Capodanno Epifania la tua vacanza tranquilla sia

Hai voglia di passare le tue vacanze tra le tradizioni natalizie della nostra terra? Zuleima ti propone:


4 GIORNI (3nn) in b&b a Ragusa Ibla con prima colazione e un pranzo in masseria degustando la ricotta calda


3 GIORNI (2nn) in b&b a Ragusa Ibla con prima colazione e mezza pensione in trattoria tipica


3 GIORNI (2nn) in b&b a Ragusa Ibla con prima colazione e Cenone di Capodanno

A PARTIRE DA € 100,00

Puoi rendere il tuo soggiorno ancora più interessante visitando, insieme a noi, i posti più suggestivi e intriganti come il Castello di Donnafugata, il presepe vivente di Monterosso Almo e di Palazzolo Acreide, le mostre d’arte contemporanea a Scicli, le terrecotte di Caltagirone e molto altro ancora.
Per avere informazioni più dettagliate sui pacchetti e su i costi contattate l’associazione culturale Zuleima tramite e-mail info@zuleima.org oppure al telefonare allo 0932/061656

giovedì 10 dicembre 2009

INAFFERRABILE.....ANZI ONIRICO

Così, il giornalista Stefano Zuffi intitolava un suo articolo sul Barocco del Val di Noto (Sicilia sud-orientale) nella rivista Meridiani N.119 Speciale Sicilia.

Ci piace parlarne perché è un bell’articolo, contornato da altrettanto belle fotografie di Nino Russo.

È vero, il barocco ibleo è inafferrabile, è una fiammata di fantasia e di voglia di vivere, così dice Zuffi, un’autentica reazione psicologica del post-terremoto tradotta in pietra.

Chiunque venga a farsi un giro da queste parti e abbia intenzione di interessarsi anche un minimo a ciò che lo circonda passeggiando per i centri storici di Ragusa Ibla, Modica, Scicli, Noto, sentirà ripetere questa data: 1693, l’anno del terremoto che fa da spartiacque nella storia di quest’angolo di Sicilia. Dopo quel terremoto, nei primi decenni del Settecento, nasce questo barocco siciliano, un aspetto del tardobarocco che ha reso inconfondibili i centri storici delle città principali, ma che ha lasciato anche edifici molto belli e sorprendenti in cittadine minori, come Comiso (20 km circa da Ragusa).

Nel giugno del 2002 l’Unesco ha inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità i centri storici di otto comuni dell’area: Noto, Catania, Modica, Palazzolo Acreide, Militello Val di Catania, Scicli, Ragusa e Caltagirone: tutti da visitare!!

Difficile riuscire a trasmettere le sensazioni che può dare quest’architettura attraverso una fotografia. La pietra calcarea di diversi colori grazie al genio dell’architetto siracusano Rosario Gagliardi, uno dei più originali architetti del XVIII secolo, trasmette un messaggio ora sacro ora profano e apotropaico. Gagliardi adotta formule della scenografia teatrale, come il chiaroscuro offerto dallo sporgere degli elementi portanti delle facciate delle sue Chiese che si innalzano verso il cielo, capolavoro il Duomo di San Giorgio di Modica.

Vi consigliamo di venire a vedere con i vostri occhi questa cultura architettonica di un'area geostorica densa e ricca, uno dei pochi angoli superstiti dove ancora si possa provare l'intensa emozione della sorpresa e della scoperta.

venerdì 27 novembre 2009

CALENDARIO ESCURSIONI ZULEIMA

CALENDARIO ESCURSIONI SETTIMANALI
Valido fino al 31 marzo 2009


GIOVEDI: Da Ragusa Ibla a Cava d’Ispica

Il percorso ad anello all’interno della cava è lungo 5-6 km,
con un dislivello massimo di 50 metri e della durata di circa 2-3 ore
Per saperne di più vai in Escursioni e Attività
all’interno del sito www.zuleima.org oppure scrivici a info@zuleima.org

SABATO: Da Ragusa Ibla a Cava Misericordia

Il percorso è lungo 7-8 km, con un dislivello massimo di 200 mt,
della durata di circa 4-5 ore
Per saperne di più vai in Escursioni e Attività
all’interno del sito www.zuleima.org
Oppure scrivici a info@zuleima.org

DOMENICA: Da Ragusa Ibla a Cava Santa Domenica
Il percorso è lungo 5-6 km, con un dislivello massimo di 200 metri,
della durata di circa 3 ore
Per saperne di più vai in Escursioni e Attività
all’interno del sito www.zuleima.org
Oppure scrivici a info@zuleima.org

Le suddette passeggiate ed escursioni sono condotte dalle guide ambientali ed escursionistiche dell’Associazione Kalura

giovedì 26 novembre 2009

PHILOSOPHIANA

Chiunque decida di fare un viaggio nella Sicilia centro-meridionale, non si farà scappare una tappa nella Villa romana del Casale di Piazza Armerina, famosa in tutto il mondo per i suoi meravigliosi mosaici. Ben pochi però sanno che a soli 5-6 km di distanza da essa c’è un altro sito archeologico, che è parte integrante della storia di quella famosa villa, identificato con la STATIO[1] PHILOSOPHIANA, descritta nell'Itinerarium Antonini[2].


La contrada Sofiana o Philosophiana si trova in territorio di Mazzarino, ai confini con quello di Piazza Armerina da cui dista non oltre 10 Km, su una spianata di circa 8 ettari, prossima al fiume Nociara - Gela, e coronata da una serie di monti (Monte Navone, Monte Alzacuda, Monte Salteria, Monte Formaggio e Finocchio), da dove nelle giornate limpide è possibile vedere anche l'Etna!

Grazie ad una convenzione stipulata tra la sezione “Litterio Villari” dei Gruppi Archeologici d’Italia di Piazza Armerina e la Soprintendenza di Caltanissetta, il sito di Philosophiana è oggi visitabile contattando il direttore della sezione, il signor Ugo Adamo, che con passione e gentilezza vi farà da guida.

La Statio Philosophiana si data al IV sec. d.C., ma la sua storia inizia qualche secolo prima.
Agli inizi del I secolo d.C. l'imperatore Augusto, con lo scopo di organizzare la raccolta del grano e dell'olio e di riscuotere meglio i tributi sul territorio dell’isola, autorizzò la ristrutturazione e la creazione di alcune città. In questo momento storico venne così fondata una città di grande estensione alla quale probabilmente venne dato il nome di Gela per ricordare l'omonima colonia rodio-cretese, distrutta nel 282 a.C. da Finzia, tiranno di Agrigento. Una parte degli abitanti dell’antica Gela furono fatti prigionieri e trasportati nella città di Licata, altri però riuscirono a scappare verso l’entroterra e lì si stabilirono in villaggi sparsi.

Grazie alla riforma augustea, la nuova città di Gela, nata proprio dall'unione e organizzazione di quegli insediamenti diffusi nell'entroterra alle spalle della costa gelese, divenne uno dei centri più importanti di raccolta e smistamento dei prodotti agricoli verso i porti della costa, sia per la fertilità della terra che per la posizione intermedia lungo la strada tra Catania ed Agrigento. Questa città raggiunse il suo massimo splendore nei primi due secoli dell'impero romano, quando venne realizzato un primo impianto termale, di cui oggi rimangono visibili ben poche tracce, a causa delle trasformazioni successive.

In seguito al cambiamento di ruolo della Sicilia nella vita economica di Roma - le fonti di approvvigionamento di grano si spostarono in Egitto - la nuova città di Gela, così come tante altre città della Sicilia, si andò progressivamente spopolando e perse la sua importanza economica e strategica. Inoltre verso la fine del III secolo (270 - 280 d.C.), la città e una piccola villa di campagna nella zona del casale vennero distrutte, forse da un terremoto.

Nel IV secolo d.C. la vita riprende in quel territorio, ma non fu più ricostruita la città che fu nei primi due secoli dell’impero, l’abitato divenne essenzialmente stazione di servizio, tanto che tra il 320 ed il 330 d.C. venne realizzato un nuovo impianto termale (quello oggi visibile) su quello precedente di età augustea e con un diverso orientamento. La grande città si riduce a piccolo centro, mentre laddove c’era una piccola casa di campagna si costruisce la suntuosa sede del dominus, la famosa Villa romana del Casale.
Dell'impianto termale rimane quasi completamente integra e chiaramente leggibile la struttura di IV secolo, che presenta due ingressi, un’ampia sala d’ingresso, l’apoditherium con due vasche per il pediluvio, il calidarium, tepidarium, frigidarium e piccole stanze di passaggio
Intorno al 365 d.C. un terremoto, documentato in diverse località della Sicilia, distrusse la statio che venne quasi completamente abbandonata
Alla fine del IV - inizi V secolo l'impianto termale di Sofiana subì una profonda trasformazione, legata ad una ripresa dell'attività produttiva. Si realizzarono delle fornaci, e forse più tardi anche una chiesa a due absidi, sopra gli ambienti delle terme. Questa ripresa insediativa del centro si protrasse fino alla metà dell'VIII secolo, quando la conquista araba ne segnò definitivamente il declino, anche se alcune strutture murarie ed alcuni reperti fanno pensare ad una frequentazione almeno fino ad età federiciana ed oltre (documentata tra l'altro da monete di Federico II e Guglielmo II).
La zona delle terme ha restituito una grande quantità di reperti: ceramica di facies castellucciana (antica età del Bronzo), di età greca, ma soprattutto romana, nonché bizantina, araba e normanna. Si tratta soprattutto di lucerne, incensieri, boccali, anfore, piatti, anelli e pendenti in argento e bronzo,fibbie in bronzo, aghi in osso. Fra le tipologie ceramiche prevale la sigillata africana.
In una stanza adiacente alla zona termale fu rinvenuto anche un "tesoretto" di circa 300 monete in bronzo coniate tra l'età di Adriano e quella di Costanzo (117 - 361). Sembra che il proprietario, che aveva conservato questo piccolo tesoro, non l'abbia più potuto recuperare in seguito al terremoto del 365 d.C. Sono monete in bronzo abbastanza usurate, di piccoli dimensioni e peso, oggi conservate presso il museo di Gela.
Philosophiana è sostantivo al neutro plurale, come altri nomi di stationes citate nell’Itinerarium Antonini, che definisce la proprietà di un personaggio, che forse, per il tipo di vita che conduceva e per i suoi interessi, veniva chiamato “il Filosofo” ed era lo stesso proprietario della Villa del Casale.
Chiara e Alice di Zuleima saranno felici di accompagnarvi anche nell’entroterra alla scoperta di angoli sconosciuti, attraverso un paesaggio che colorerà i ricordi di un viaggio non proprio usuale


[1] Statio, onis, f. luogo dove si sta, posto, dimora, stazione, soggiorno

[2] Trattasi di un itinerarium adnotatum, non pictum, privo quindi di disegni. Un registro di località e stazioni poste lungo le strade romane con le distanze in miglia romane. Nella forma in cui ci è giunto, l'Itinerarium provinciarum Antonini Augusti, detto anche semplicemente Itinerarium Antonini, sembra essere una compilazione dell'età di Diocleziano, alla fine del III sec. d.C.-inizi IV d.C., basato su materiali essenzialmente databili al regno di Caracalla, agli inizi di quello stesso secolo (l'Antonino nominato nel titolo potrebbe in effetti essere proprio Caracalla, il cui nome ufficiale era quello di Marcus Aurelius Antoninus).





venerdì 20 novembre 2009

Santo Stefano di Camastra:Città Museo

Affacciata sulle stupende spiagge Siciliane:Santo Stefano di Camastra, comune e provincia di Messina, è una delle mete da non sottovalutare per chi viaggia in Sicilia.
Sorge alle pendici della catena montuosa dei Nebrodi e deve la sua attuale ubicazione urbanistica al genio del Duca di Camastra che nel 1683 ottenne dal vice re di Sicilia la licenza di riedificazione dell'attuale sito dopo che un cataclisma idrogeologico aveva completamente distrutto e raso al suolo il vecchio casale.
Di grande interesse urbanistico è la pianta del centro storico: un rombo iscritto in un quadrato.
Le strutture interne all'abitato sono successive alla ricostruzione del paese (1683 e seguenti).
Una piccola chiesa, un antico cimitero, un viale di orgogliose palme, frammenti di una storia antica, piccole cose che vogliono essere un patrimonio indelebile.
Una Città Museo con opere antiche e moderne; architettoniche , pittoriche, scultoree. La città si mostra quasi in tutte le parti contrassegnata da decori pubblici alcuni dei quali monumentali nell'impianto:un connubio indissolubile tra cultura urbana e arte della ceramica.

Caltagirone città della Ceramica siciliana

Caltagirone, sicuramente uno dei centri piú suggestivi del sudest siciliano, é una cittá imprescindibile durante un viaggio in sicilia, sia per il suo barocco che per le sue ceramiche, famose in tutta italia!
Testimonianze archeologiche del periodo preistorico, attestano la presenza di un centro abitato già nell'antica età del bronzo.
Ellenizzato tra il VII e il VI sec. a.c., continuò a vivere sotto la dominazione romana, bizantina ed araba, durante la quale assunse il nome odierno indicante la sua natura di "fortezza delle giare", per la sua produzione di ceramica.
Nel 1090 si consegnò al Conte Ruggero il Normanno che per riconoscenza iniziò la sua lunga serie di concessioni feudali e di privilegi che la resero ricca e prospera durante tutto il Medio Evo e sino al XVII sec.
Magnifica per prestigio ed opulenza, fu devastata dal terremoto del 1693, ma risorse suscitando l'ammirazione dei viaggiatore del '700 e dell'800 per la sua aristocrazia elegante.
Nel '900 rimase importante e singolare città, laboratorio significativo di interessanti esperienze politiche di rilevo nazionale.
Situata su un' altura del rilievo ereo-ibleo, a dominio delle grandi e fertili pianure di Gela e Catania, Caltagirone offre un'immagine di opulenza e intatto decoro architettonico e urbanistico, ricca di monumenti e palazzi che ricordano gli antichi fasti.
Cuore del centro storico sono le piazze del Municipio e Umberto I, già "Della Loggia" e "Malfitana" da cui si dipartono la splendida Scala di Santa maria del Monte, la Via Luigi Sturzo, la Via Vittorio Emanuele e la Via Roma, risalenti all'impianto rinascimentale.
Da Marzo a Settembre, laCittà offre notevoli eventi e manifestazioni caratterizzati dalle componenti di cultura, storia, arte e religiosità.
La Pasqua, con la rappresentazione della "Passione" e la "Giunta" che attira l'attenzione dei turisti e la corale partecipazione cittadina.
A Maggio, la Scala di Santa Maria del Monte si copre di un arazzo colorato di piante e fiori in onore della Madonna di Condomini e diventa palcoscenico per la sfilata di moda internazionale:"Ceramiche, fiori e moda".
A Luglio, in onore di San Giacomo, patrono della città, la stessa si illumina,
secondo una secolare tradizione, di centinaia di lucerne ad olio colorate che formano ogni anno un diverso disegno fiammeggiante.
Infine, nel periodo natalizio, Caltagirone diventa la città dei presepi con decine di esposizioni di manufatti, opera dei propri celebri ceramisti.
Infatti Caltagirone conserva il proprio patrimonio di esperienza artigianale e la memoria storica della propria secolare tradizione attraverso l'istituzione della Scuola e del Museo della Ceramica, che hanno difeso e rilanciato la Ceramica Calatina tutt'ora genuinamente e esclusivamente legata alla capacità manuale ed allo spirito creativo degli artigiani, tornati ad essere il più numeroso e qualificato settore produttivo di Caltagirone che, così ancora oggi, può definirsi "Città della Ceramica".

martedì 17 novembre 2009

Archeologia Rupestre della Sicilia sudorientale


Il paesaggio della Sicilia sud-orientale è in gran parte caratterizzato dai Monti Iblei e dalle cave iblee, canyons che solcano gli altopiani nelle cui profondità scorrono fiumi un tempo navigabili. Oggi, seguendo abili guide escursionistiche si possono seguire i loro letti, a piedi e a tratti anche a nuoto!




La bianca pietra calcarea affiora tra la vegetazione e rende il paesaggio tagliente, “duro”, da mozzafiato.
Spostandosi da una località all’altra fra gli altopiani iblei, capita spesso di vedere in lontananza le pareti rocciose delle cave bucherellate come alveari di pietra, e subito viene da dire ad alta voce: “Guarda là!!Ma che cosa sono??” Le tombe a grotticella dell’età del Bronzo sono fra le testimonianze archeologiche più sorprendenti che proiettano il visitatore nella protostoria, in un’atmosfera che in pochi altri luoghi d’Italia è possibile ritrovare.
L’antichissima tradizione di abitare e seppellire in grotta è legata sia alle caratteristiche geologiche di questo territorio sia alla necessità di difendersi dagli assalti degli animali selvatici e da aggressioni nemiche. Le grotte naturali e artificiali sono state abitate e riutilizzate nei millenni fino ai tempi moderni e contemporanei con scopi diversi, attraverso un duro lavoro di scavo e di adattamento.
Molti siti rupestri, specialmente quelli sotterranei, in epoca greco-romana furono utilizzati per pratiche religiose, in particolare per il culto delle acque e delle sorgenti.
Dopo la caduta dell’impero romano, si ritorna a vivere in grotta, si costruiscono nuovi insediamenti, si allargarono e si riadattarono quelli esistenti, sorsero dei veri e propri agglomerati rupestri che poi nel periodo arabo si chiameranno casali e prenderanno il nome delle famiglie che vi abitarono. Molti di questi casali conservano nei loro nomi l’etimologica araba, segno che furono abitate da intere famiglie per lunghi periodi. Il villaggio-casale di Mendola o Mende (a pochi chilometri dall’attuale Palazzolo) fu chiamato Rahalbaranis; Rahalbalata i Ddieri di Bauly etc.
L’abitare in grotta non fu una prerogativa solo delle popolazioni colpite da calamità naturali, dalle conseguenze delle occupazioni straniere o dalle guerre, ben presto ad esse s’affiancarono i monaci che cercavano l’ isolamento. Molti di questi erano d’origine orientale, istituirono numerosi cenobi con regole e vita comunitaria o eremi, conducendo un’esistenza solitaria in grotte e allestendo luoghi di culto, spesso adattando ambienti rupestri precedenti, comprese tombe e pozzi d’acqua. Scavarono imponenti complessi monastici di dimensioni anche notevoli (vedi San Pietro in Buscemi, San Marco, Santa Lucia di Mendola etc.), distruggendo molte volte le catacombe del periodo precedente paleocristiano. Le chiese rupestri furono affrescate con immagini di vita quotidiana, di Santi, della Madonna e del Cristo. Attorno a questi centri monastici, si sviluppò una notevole attività religiosa che attirò fedeli dai villaggi vicini. I monasteri divennero quindi un punto di riferimento per la popolazione, sia ai fini alimentari, culturali, religiosi e di difesa comune.
Con Federico II di Svevia, e il conseguente periodo di parziale tranquillità e pace, quasi tutta la popolazione ritorna a vivere le città, sicuramente grazie all’opera di costruzione e ricostruzione voluta da Federico II. Fu una rinascita dell’intelletto e della genialità, un richiamo verso il miglioramento di tutte le attività umane
Le abitazioni rupestri furono gradualmente abbandonata, così come i centri collinari isolati e difficilmente raggiungibili. Rimasero solo i religiosi e nelle vicinanze pochi nuclei famigliari dediti alla pastorizia e all’agricoltura, che continuarono a vivere in grotta fino ad età moderna, in alcuni paesi del siracusano e del ragusano fino al 1950.
Poi, motivazioni diverse portarono alla chiusura dei monasteri, e molti ordini monastici si trasferirono nelle città e nei paesi vicini in fase di ricostruzione, sperduti nelle montagne degli Iblei. La diminuzione delle vocazioni alla dura vita monastica portò alla chiusura anche degli eremi. Tutto tornò nell’abbandono e ben presto l’incuria dell’uomo unita agli agenti atmosferici, causarono la scomparsa dei siti rupestri, alcuni dei quali oggi si conservano solo nella toponomastica.
Negli anni ‘50 la riforma agraria del dopo guerra ha causato la fine di una civiltà unica nel suo genere in Italia durata oltre 5.000 anni: l’abitare in grotta. Scompaiono, inghiottiti dall’ignoranza umana e dalla mancata tutela delle istituzioni: borghi, abbeveratoi, cisterne d’acqua, torri d’avvistamento, monumenti, abitazioni. La sorte più inesorabile la subiscono le chiese sparse fra i Monti Iblei, nel siracusano e ragusano Le chiese e le catacombe vengono adibite a stalle oppure inglobate all’interno delle masserie e utilizzate come deposito di masserizie. Si distruggono gli affreschi nelle pareti, gli altari smantellati e riutilizzati come pietre di riempimento. Anonimi contadini, ormai divenuti proprietari con la riforma agraria, per la maggior parte ignari dello scempio che stavano apportando, distruggono tutto e trasformano le “sacre pietre” in muri a secco al fine di delimitare le loro proprietà

Nonostante le innumerevoli e definitive perdite di questo patrimonio, ancora nulla è perduto del tutto, perché sono ancora numerosi i siti che si possono visitare e salvaguardare, basterebbe citarne uno per tutti, la meravigliosa necropoli di Pantalica!








giovedì 12 novembre 2009

La Catacomba delle Trabacche

Forse non tutti sanno che disseminati e in gran parte nascosti fra gli altopiani iblei, parte sudest della Sicilia, vi sono numerosi cimiteri ipogeici e necropoli sub-divo (a cielo aperto), antiche e sorprendenti testimonianze dell’esistenza di una vasta rete di insediamenti rurali di età tardo-romana (IV-V secolo d.C.).


Una di queste testimonianze è la catacomba delle Trabacche, che si trova a circa 10 km dal centro di Ragusa, su un costone naturale nella valle del Buttino, in contrada Cento Pozzi, ripulita e riaperta al pubblico nel 2007 ed ora visitabile su richiesta e con guida (chi scrive, Chiara di Zuleima, è una guida della catacomba). Dei suddetti insediamenti, che dobbiamo immaginare sparsi nella campagna ragusana ancora al momento della conquista araba (VIII secolo d.C.), si sono conservate solo le necropoli:ipogei, catacombe e fosse sub-divo. La catacomba delle Trabacche era già conosciuta nel XVIII secolo, famoso è un disegno del viaggiatore francese Jean Houel, che ne ritrae l’interno nella sua opera Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari (Paris 1787, Tavola CCVIII).
Appena si entra non si possono non notare le due sepolture monumentali ricavate nella roccia al centro delle due camere sepolcrali che costituiscono la catacomba. In un antico dialetto locale trabacche significa “baldacchino”, “tenda” e infatti le due sepolture monumentali hanno una copertura a baldacchino realizzata con pilastrini raccordati da archetti ritagliati nella roccia!
Vi consigliamo di venire a vederla: ne vale la pena!!



giovedì 29 ottobre 2009

Una Passeggiata a PALAZZOLO ACREIDE

Zuleima nutre un interesse particolare per Palazzolo Acreide, soprattutto per la conoscenza e l’esperienza personale di uno dei soci.
Palazzolo è oggi una cittadina di quasi 10.000 abitanti, distante da Ragusa Ibla circa 40 Km, ma nacque nel VI secolo a.C. come sub-colonia della colonia greca di Siracusa, una scelta di certo non casuale da parte dei coloni greci che da quella sommità controllavano tutti i movimenti sul territorio circostante, a 360 gradi sulla valle dell’Anapo e del Tellaro.
La strada che da Ragusa Ibla porta fin lassù è molto bella, soprattutto perché il paesaggio non è sfigurato dall’edilizia, dal lavoro moderno, si è conservato come era ai primi del XX secolo: c’è ancora la quercia, per esempio!!
Un posto poco conosciuto anche dai siciliani, e noi vogliamo consigliarvelo.
Fra i resti dell’insediamento greco si apre un teatro, un gioiellino che rivive in alcuni periodi dell’anno. Anche il centro storico della città moderna ha le sue particolarità, come la Casa Museo di A. Uccello. Chi era Antonino Uccello? Un uomo nato a Canicattini Bagni, che lasciò il suo paese per andare ad insegnare in Brianza (certe cose non cambiano mai, vero!?!) e proprio da lontano decise di non lasciare andare ciò che il tempo avrebbe fatto scivolare via di generazione in generazione. Un poeta, uno studioso, con lo spirito di ricercare e antropologo. Quando rientrava “da su”, durante le vacanze scolastiche, partiva con sua moglie in giro per la Sicilia, campagna-campagna....partì per la salvaguardia dei canti popolari, ma rientrò con tutta la cultura anche quella materiale. Tutto questo gran lavoro è stato sistemato all’interno della casa che Uccello acquistò a Palazzolo, la casa-muso che oggi si può visitare, gratuitamente.
Si consiglia di leggere “La casa di Icaro” di A. Uccello.
Il resto lo vedrete e lo assaporerete solo venendo qui.
Zuleima ha pronto un tour per il ponte dell’Immacolata, dal 5 all’8 dicembre 2009, cliccate qui per vedere i dettagli dell'attivitá






martedì 27 ottobre 2009

La Storia de la sede di Zuleima

È interessante sapere che quella che oggi è la sede operativa di Zuleima Ospitalità Diffusa a Ragusa Ibla, fu aperta a metà del XX secolo come prima casa del fascio in Sicilia, l’atmosfera e le discussioni dovevano essere decisamente diverse!
Vogliamo mostrarvi un paio di foto in bianco e nero, che uno dei soci di Zuleima ha trovato e rispolverato: la memoria è importante, in ogni cosa. In una si legge chiaramente quanto segue:
Prima fra le città sicule
IBLA
con un suo nucleo di forti
accettò l’apostolato di Benito Mussolini
frustando i mercanti di una falsa fede
ridiede al popolo il culto della patria
IN QUESTA CASA
fucina generosa di fede e di sacrificio
nel V anniversario della sua nascita
nel II della marcia su Roma
il fascio ibleo di combattimento
si raduna a celebrarne il rito
Novembre 1919-Novembre 1924
Sia ben chiaro che non è nostra intenzione dare con ciò una connotazione politica alla nostra associazione, non ci interessa assolutamente!!Vogliamo soltanto raccontarvi una curiosità.
La casa si trasformò in un SALE e TABACCHI, e poi in SALE e TABACCHI-EDICOLA.
Chiusa l’attività, il locale è stato preso in gestione dall’Associazione culturale Edrisi, che ancora oggi ogni anno organizza IBLABUSKERS, il festival degli artisti di strada più amato della Sicilia, ed infine siamo arrivati noi di Zuleima a dare una nuova veste alla sede, diventando parte della storia di quest’angolo di Ibla. Venite a trovarci!





mercoledì 14 ottobre 2009

La nostra sede a RAGUSA IBLA

Avendo iniziato da poco ogni cosa ci emoziona e vogliamo comunicarvela attraverso il blog, stiamo lavorando al punto di accoglienza Zuleima, centro operativo dell'associazione dove lavoriamo al computer per rispondere alle vostre email, vi accogliamo quando arrivate a Ibla, punto di partenza quando andiamo in escursione e dove troverete vario materiale informativo sulla zona ed anche potrete acquistare i vari prodotti che offriamo: la autoguida alla zona (ZuleimaBOOK), le escursioni, la sistemazione in B&B e le varie attivitá previste per gli ospiti.

Ecco alcune foto:



lunedì 12 ottobre 2009

IBLA BUSKERS 2009

Come sempre il grande Andrea Burrafato é riuscito a realizzare il video di Ibla Buskers negli stessi giorni del festival, che lavorone!!! Fare le riprese tutte le sere e poi montare tutta la domenica per proiettare il video durante la Gala finale della stessa sera, pochi registi lo farebbero ;-), grazie andrea!! Eccovi quindi il video, con un solo giorno di differita :-)

i Commenti dei nostri primi ospiti!!

Appena finita IBLA BUSKERS 2009, ci siamo subito attivati per chiedere ai nostri ospiti (ben 70 durante il festival!!! Che esito per aver da poco iniziato) di darci un parere loro, anche per capire se e dove dobbiamo migliorarci, ecco qua alcuni dei commenti:

Non abbiamo nulla da dire ... tutto Perfetto!!!!
L'alloggio magnifico: in una posizione centrale, dotato di tutti i comfor, arredato con gusto, e soprattutto gestito da persone, che come voi, hanno mostrato disponibilità e cortesia.
Speriamo vivamente di riuscire a venire di nuovo e di avere il tempo necessario per provare qualcuna delle vostre escursione, nel frattempo ci terremo aggiornate sul vostro sito, che consiglieremo a qualche nostro amico, che verrà dalle vostre parti.
A presto!
Giulia e Clementina
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Buon giorno,
avevo giusto intenzione di scriverVi per ringraziarVi e per dirVi che
la sistemazione che avete trovato per noi è stata ottima!
Le camere, il servizio, la prima colazione, tutto molto buono.
Non potevamo sperare di meglio.
Grazie e a presto.
PS. Zuleima è presente solo a Ragusa o anche in altri centri? Ed, eventualmente, dove?
Giovanna C.
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Abbiamo soggiornato presso il B&B Al Sakali e ci siamo
trovati molto bene
grazie
Luigi C.
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Salve ragazze,
innanzitutto Vi ringrazio per la sistemazione che avete trovato per me,avendoci pensato con non troppo anticipo non speravo di poter essere alloggiata ad Ibla...già mi vedevo a Ragusa aspettando la navetta per Ibla...la struttura nella quale abbiamo alloggiato non era nulla di particolare ma comunque ha soddisfatto tutte le nostre esigenze...l'anno prossimo ci penserò prima e mi piacerebbe alloggiare (dato che ho avuto modo di visitarlo) al "Giardino dei Sospiri"...grazie ancora
Veronica S.
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Salve,
la struttura dove alloggiavo, il b&b Belvedere all'Idria, era sufficientemente pulito e comodo. Il proprietario è stato molto disponibile e gentile. La nota più negativa spetta alla doccia, il cui scarico era quasi completamente otturato e la temperatura non riusciva a stabilizzarsi. Considerando questi piccoli problemi e il fatto che è situato ai margini di Ragusa Ibla ritengo che il prezzo sia un pò caro, soprattutto in questo periodo dell'anno. Sono comunque decisamente felice di aver fatto quest'esperienza così particolare e divertente. Con tutta probabilità tornerò il prossimo anno, magari pensandoci con largo anticipo.
Grazie per la vostra disponibilità.
Massimo
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Per quanto riguarda l'ospidalità presso l'Hotel Montreal esprimiamo il nostro giudizio positivo sia per la sistemazione che per la cortesia ed accoglienza da parte del personale.
Vogliate darmi conferma dell'esito dei Vs. riscontri.
Cordiali Saluti
Salvatore
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Buona sera Chiara e Alice,
ci siamo trovati benissimo, accolti dai signori Lopresti benissimo. La casa molto accogliente. 100 per 100 saremo al festival di IblaBuskers 2010. Grazie. Ciao.
Marco e Agata.

Articolo sulla Repubblica per ZULEIMA

Come ogni anno a Ragusa Ibla si é celebrata la kermesse di artisti di strada: Ibla BUSKERS, ma quest'anno la novitá é stata la nostra presenza, tutti coloro i quali hanno voluto pernottare a Ibla per godersi piú di una serata del festival lo hanno potuto fare torvando la nostra segreteria pronti ad accoglierli ed ad aiutarli nell'organizzazione. Repubblica ci ha fatto la gradita sopresa di presentarci come una alternativa valida per pernottare a Ibla.

martedì 25 agosto 2009

Le spiagge delle province di Ragusa e Siracusa

Farsi una vacanza nel sudEst della Sicilia, magari alloggiando a Ragusa Ibla, in uno dei B&Bs di Zuleima dá svariate possibilitá di escursioni e diversivi, una di queste é sicuramente l'esplorazione della nostra costa e delle sue spiagge dalla sabbia dorata, ricordo di dune sahariane! La bellezza della costa é data anche dal fatto che, tranne il mese di Agosto, da Maggio a Ottobre é possibile (tempo permettendo nei mesi piú autunnali) farsi il bagno e godere di una costa selvaggia e con pochissima gente, si ha quasi l'impressione di aver 'prenotato' tutto il litorale :-)



Le spiagge sicuramente degne di nota sono:

Clicca sui puntatori BLU per leggere la descrizione della spiaggia


Visualizzare le Spiagge del sudEst Siciliano in una mappa piú grande

Randello (a Punta Braccetto), 3 km di spiaggia sabbiosa con dietro il bosco di randello, perfetto per passeggiare e fare un picnic, cresciuto sopra una duna sabbiosa che si dice sia una delle piú grandi d'europa (sicuramente insieme a quelle di Piscinas in Sardegna).




La Spiaggia del Palo Bianco (proprio fuori Donnalucata), una bella spiaggia familiare di questo piccolo borgo marinaro, molto gradevole e con poca gente (gli abitanti del luogo costruiscono dei grandi ombrelloni di legno e palme dove lasciare le proprie cose, abitanti permettendo eheh)

La Spiaggia del Pisciotto (a 1 km da Sampieri andando in direzione Marina di modica), anche questa sabbiosa e con una antica fornace di pietra proprio sul mare (la fornace Penna), uno dei rari esempi di archeologia industriale presenti in questa zona di Sicilia.




Andando verso la punta sudEst troviamo la spiaggia dello scoglio iannazzu o iannuzzu (all'inizio della Marza, zona Mar'ispica) di difficile accesso dato che bisogna scendere dagli scogli tramite una piccola scaletta di legno ma che conseva l'incanto delle cale deserte e poi, giá in provincia di Siracusa, la spiaggia Karratois (spiaggia quasi bianca con mare cristallino e con un bel chalet che nei mesi estivi é punto di riferimento per fare un bel aperitivo al tramonto), la mitica Cala Mosche, ed ovviamente la riserva naturale di Vendicari (visita il suo sito ufficiale o la wikipedia), con la sua isola delle correnti, incrocio di mari!






Come vedete c'é solo l'imbarazzo della scelta e vi assicuro che in mesi come giugno o settembre sono posti assolutamente da non perdere!!

Buon Bagno!

lunedì 24 agosto 2009

Eventi: Ibla Buskers 2009

Come ogni anno, Ragusa Ibla si prepara ad ospitare artisti, giocolieri, clown, musicisti ed acrobati di tutta europa e mezzo mondo che dal 7 all'11 Ottobre 2009 animeranno le sue strade e le sue piazze in occasione di IBLA BUSKERS!! Se volete venire a questo gran evento e volete alloggiare a Ibla non dimenticate di vedere la nostra offerta nel nostro sito

Buon divertimento!

Edizione 2008



Edizione 2007

Il Treno Barocco: da Modica a Ragusa

Un po di tempo fa ci é stato interesse attorno ad una linea ferroviaria siciliana, quella che attraversa il sud est, il val di noto. Si pensa che possa diventare una attrazione turistica, un treno-museo che racconti 'in viaggio' questa zona della sicilia cosí suggestiva. Indubbiamente potrebbe essere veramente bello poter avere varie corse al giorno che uniscono queste cittadelle barocche, si potrebbero creare circuiti tematici e mostre itineranti, oltre il servizio trasporto, sicuramente, se fatta bene, sarebbe una maniera originale di rivitalizzare una vecchia linea. Ma dato che in sicilia purtroppo molto spesso queste cose rimangono idee (speriamo di no!) allo stato attuale, con poche corse ed un treno vecchio, bisogna avere immaginazione per 'capire il percorso', pazienza con gli orari e intelligenza nello sfruttare questo servizio. Noi della associazione Zuleima offriamo passeggiate misto urbano-naturalistiche, una di queste é, in collaborazione con l'associazione Kalura, da Ragusa Ibla a Modica a piedi, quale migliore idea partecipare e poi tornare in treno se dormite a Ibla? Intanto siamo creativi, speriamo che in un futuro le istituzioni siano fattive ed il treno barocco diventi una realtá ed una maniera per sviluppare un turismo rispettoso dell'ambiente culturale e naturale!

domenica 23 agosto 2009

Dove siamo

L'Associazione Culturale ZULEIMA si trova nel centro di Ragusa Ibla, proprio dopo il grande parcheggio e giusto prima di entrare nella kasbah di viuzze e vicoli che portano fino alla piazza del Duomo di San Giorgio. Siamo in piazza della Repubblica 3


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martedì 11 agosto 2009

Zuleima é online

Oggi in data 7 Agosto del 2009, la Web dell'associazione culturale: 'ZULEIMA, ospitalitá diffusa a Ragusa Ibla' é online!!!!

Nasciamo con la volontá di offrire al turista e al viaggiatore dei servizi ed una accoglienza di qualitá nel Sud-Est Siciliano affinché la sua vacanza risulti indimenticabile e gli faccia venire la voglia di tornare.

Siamo profondamente convinti che lavorare nel turismo, soprattutto in Sicilia, con una mentalitá onesta e professionale fa godere questa terra nella maniera migliore, senza SE e senza MA.

Speriamo di riuscire nell'intento e speriamo avervi ospiti nostri il prima possibile!!

A presto!

ZULEIMAStaff